Il passito di Pantelleria. Fascino e aromi inconfondibili
Marco dialogò per anni con i più esperti e anziani agricoltori dell’isola, per carpirne i segreti e imparare come l’uva, appassita al sole, potesse diventare il “Nettare degli Dei”. Capì che solo con un lungo processo di maniacale attenzione rivolta alla vigna, i grappoli appassiti al sole potevano trasformarsi nel suo passito, secondo l’origine tramandata dagli arabi. Bukkuram “Padre della Vigna” è il passito delle grandi annate.
Come e quando il Bukkuram.
Da abbinare a fine pasto con dolci di varia natura.
Da meditazione con cioccolato fondente.
Servire a 12-16 °C.
Le Radici: il Bukkuram
Un’armonia perfetta tra struttura, acidità e morbidezza realizzata grazie all’antica arte del passito.
Zibibbo 100%
2500 ceppi alberello pantesco per ettaro con radici che hanno origini tra il 1950 ed il 1970 nel territorio di C.da Bukkuram, a Pantelleria. 25 hl di resa per ettaro raccolti la seconda settimana di agosto e la prima di settembre. Appassimento al sole del 50% delle uve per almeno tre settimane in appositi stenditoi, delimitati da grossi muri in pietra lavica. La rimanente parte matura sulla pianta sino a settembre. A fermentazione avanzata, si aggiunge l’uva appassita in precedenza e la si lascia macerare per circa tre mesi fino a ottenere un equilibrato rapporto tra la componente alcolica e il residuo zuccherino. Segue un affinamento di almeno 30 mesi in fusti da 225 l di rovere francese e 6 mesi in vasca di acciaio.
Bukkuram
Bukkuram, dall’arabo “padre della vigna”, è il nome che definisce la zona di Pantelleria prediletta dagli Arabi per la coltivazione dell’uva Zibibbo. Qui, sull’unico altipiano con esposizione sud-ovest dell’isola, sorge il vigneto dell’azienda, circa cinque ettari di terreno a 200 m sul livello del mare, e la cantina, ospitata in un dammuso del ‘700.
È proprio qui, nel 1984, che Marco De Bartoli mette in bottiglia il suo passito che, in omaggio alle incantevoli terre in cui è prodotto, prende il nome di Bukkuram, un moscato passito che ha orgoglio e merito di avere risvegliato da un lungo letargo l’interesse per un vino che perfino la mitologia greca annovera tra le sue leggende.
Sempre a Pantelleria, nel 1989 Marco decide di intraprendere la produzione di un nuovo vino. Seleziona quindi uve Zibibbo nelle zone a nord e più ombreggiate dell’isola, più adatte alla produzione di vini bianchi e in grado di conferire alle uve un’acidità più alta e contenuti zuccherini più bassi. È proprio in contrada Cufurà, azienda di tre ettari, che nasce il Pietranera, un vino bianco secco dall’intensa complessità aromatica, unico nel suo genere.
Bukkuram Padre Della Vigna